La nostra Città sta attraversando un lungo periodo di crisi. In questi ultimi anni le opportunità di lavoro presso le aziende del Contratto d’Area sono diminuite. Le attività artigianali si sono ridotte. L’area del piccolo commercio si è contratta. La rete dei servizi sanitari risulta indebolita a causa della chiusura del reparto di geriatria. Il nostro sistema formativo vive un periodo di stasi. L’emigrazione dei giovani è aumentata a causa della mancanza di lavoro e dell’assenza di prospettive. La popolazione presenta un pesante squilibrio tra le diverse classi demografiche: molti anziani e pochi soggetti in età di lavoro.
La crisi che caratterizza la nostra Città, però, è anche una crisi politica e culturale, che si presenta sotto le vesti di un progressivo isolamento e dell’affievolimento del sentimento di appartenenza ad una stessa comunità.
Da questa situazione si può uscire soltanto attraverso una corale partecipazione delle forze politiche, sociali e culturali alla vita della comunità e alla gestione della cosa pubblica. Ciò presuppone una nuova coscienza e una puntuale conoscenza del luogo in cui viviamo, che è parte integrante della nostra identità storico-culturale.
Da questa situazione si può uscire soltanto attraverso una corale partecipazione delle forze politiche, sociali e culturali alla vita della comunità e alla gestione della cosa pubblica. Ciò presuppone una nuova coscienza e una puntuale conoscenza del luogo in cui viviamo, che è parte integrante della nostra identità storico-culturale.
Un governo competente e trasparente della Città è il nuovo orizzonte verso cui si deve muovere una rinnovata classe dirigente, che non è fatta soltanto da amministratori e consiglieri comunali. Soprattutto ai giovani e alle donne devono essere garantite condizioni favorevoli per concretizzare proficuamente il loro anelito all’impegno civile e politico. Ciò sarà possibile attraverso il ristabilimento di un clima cittadino di dialogo, di confronto e di apertura verso le posizioni e le proposte degli altri. Bisogna accantonare la politica basata sulla lotta personale, che tanti danni ha provocato alla nostra Comunità.
Un governo competente e una popolazione fortemente motivata possono e devono lavorare insieme per un progetto di rilancio della nostra Città poiché non mancano le risorse per una solida e duratura fase di sviluppo economico e di crescita civile e culturale. In particolare il riconoscimento del Santuario di San Michele quale patrimonio mondiale dell’UNESCO deve costituire un’opportunità di crescita, chiamando tutti ad un impegno unitario. Il rapporto con l’Università e con le altre realtà inserite nel riconoscimento deve diventare il volano di uno sviluppo che coinvolga, oltre ai beni culturali, tutti i settori produttivi.
La Basilica di San Michele Arcangelo, gli ingenti beni culturali (storici, architettonici, archeologici), le risorse ambientali, agricole e forestali, il mare e la sua costa costituiscono i pilastri su cui erigere l’edificio di un nuovo progetto di sviluppo.
Partendo da queste valutazioni condivise è nata una nuova alleanza, che si presenterà alle elezioni amministrative della prossima primavera con un programma chiaro e con una squadra di governo seria e competente, “MONTE nel CUORE”. Un’alleanza aperta a quanti vogliono dare il proprio contributo di proposta e di impegno.
Partendo da queste valutazioni condivise è nata una nuova alleanza, che si presenterà alle elezioni amministrative della prossima primavera con un programma chiaro e con una squadra di governo seria e competente, “MONTE nel CUORE”. Un’alleanza aperta a quanti vogliono dare il proprio contributo di proposta e di impegno.
“MONTE nel CUORE” candida a Sindaco l’ing. Antonio di Iasio, conosciuto e stimato come persona seria e competente, aperta al dialogo con tutti, e che con tutti vorrà lavorare per il bene della nostra città.
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