7.
UN ASSETTO URBANISTICO A MISURA DELLO
SPIRITO DELL’UNESCO.
Il riconoscimento del Santuario di San
Michele Arcangelo quale patrimonio dell’Umanità impone delle scelte rigorose e
di elevata qualità a livello di programmazione urbanistica.
L’approvazione del nuovo “Piano
urbanistico generale” dovrà tenere in massima considerazione questo nostro
luogo di culto unico.
Il nuovo PUG, infatti, ruoterà
sostanzialmente intorno all’obiettivo di rigenerazione del tessuto urbanistico,
con interventi mirati di riqualificazione e
valorizzazione delle “emergenze architettoniche” e del centro storico.
Si procederà rapidamente alla stesura del
piano particolareggiato del rione Junno, corredato dai piani del colore, dei
materiali, della segnaletica e dell’illuminazione.
L’arredo urbano sarà curato nei minimi
particolari coinvolgendo direttamente tutti i cittadini per contribuire a
rendere adeguatamente accogliente e bella la nostra città.
In tutti i quartieri saranno completate le
urbanizzazioni e sarà curato l’arredo urbano per renderli più accoglienti per i
residenti e per i turisti. In particolare sarà portata a completamento
l’urbanizzazione del rione “Galluccio” impegnando in uno sforzo conclusivo
unitario il Comune, le cooperative e i privati.
Il nuovo PUG prevederà un sistema di
parcheggi per gli abitanti e soprattutto per i turisti, anche con la
riqualificazione dell’area ex cinema Piemontese dove prevedere servizi utili al
Santuario e alla città.
Per utilizzare al meglio la risorsa del
mare occorrerà dare inizio ad un programma pluriennale di interventi per il
consolidamento della costa e per la infrastrutturazione della fascia costiera
con una forte sensibilità ambientale. Soltanto se si realizzeranno questi
interventi, si potrà attivare nel prossimo futuro un processo di sviluppo
turistico con servizi di accoglienza di alta qualità.
Il nuovo PUG indicherà scelte operative in
ordine alla complessa problematica del rapporto tra la Città alta e la piana di
Macchia, che si ispireranno ai principi della integrazione funzionale e
dell’equilibrio territoriale.
Nell’entroterra bisognerà migliorare la
dotazione infrastrutturale realizzando, dove possibile, anche opere di
irrigazione a fini agricoli e produttivi. In particolare nel Pug bisognerà
prevedere l’ammodernamento della strada statale di collegamento con San
Giovanni Rotondo.
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