ANTONIO DI IASIO sindaco

ANTONIO DI IASIO sindaco

1. UNESCO - PIANO DI GESTIONE


1.   UNESCO  -  PIANO DI GESTIONE

Il riconoscimento da parte dell’UNESCO  del Santuario di San Michele sarà al centro di ogni Piano di sviluppo della Città, in quanto la sua storia è legata principalmente alla presenza di vari popoli, fra cui i  Longobardi, la cui presenza ha determinato il riconoscimento a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Il Santuario micaelico deve diventare un polo di sviluppo non solo da un punto di vista della sua conoscenza storica, ma anche da un punto di vista del turismo religioso e culturale, per cui tutta la sua storia deve essere approfondita in rapporto a quella europea, attraverso studi e ricerche con altri istituti italiani ed europei. Pertanto si terrà conto del PIANO DI GESTIONE che vede diversi momenti di attuazione.

PIANO DELLA CONOSCENZA
1) Conoscenza e consapevolezza del proprio patrimonio storico-culturale, che è alla base della formazione e della coscienza di far parte di un territorio che ha in sé una sua identità culturale e una sua “anima” che non è più distinta dal luogo in cui vi si abita, ma fa parte integrante della sua storia e della sua cultura.
2) Approfondimento del patrimonio longobardo locale, che deve avvenire attraverso la realizzazione di ulteriori campagne di rilevamento, l’approfondimento della ricerca storica del santuario longobardo, il censimento delle strutture e dei dati esistenti sulle mura, con determinazione delle proprietà dei resti, la progettazione e la realizzazione di nuove ricerche archeologiche nell’area nord del santuario longobardo, la progettazione e la realizzazione di ricerche sull’antica cinta muraria, l’analisi e lo studio della documentazione archeologica esistente sul territorio, la prosecuzione delle ricerche archeologiche nei luoghi di culto situati lungo la  Via Sacra Langobardorum, la realizzazione della carta archeologica di Monte Sant’Angelo e del Gargano, l’inserimento del nostro sito nell’ambito del GIS regionale e infine migliore coordinamento nelle attività di ricerca e studio degli aspetti del patrimonio e della cultura longobarda che caratterizzano i diversi luoghi della Rete.

PIANO DELLA PROTEZIONE E CONSERVAZIONE:
-   Tutela e conservazione dei nostri Beni Culturali, con specifico riguardo a: Il Santuario di San Michele, il Complesso di San Pietro-Tomba di Rotari e Santa Maria Maggiore, il Castello, l’ex Monastero dei Cappuccini con annessa chiesa del S.S. Sacramento,  il Complesso delle Clarisse con annessa chiesa della SS. Trinità, il Complesso di San Francesco, l’itinerario della Via Sacra Langobardorum con le chiese, i monasteri, gli eremi, gli ostelli, gli xenodochi, hospitales, celle, priorati, chiese rupestri, badie che assolvevano al ruolo di tappe intermedie di ricovero e preghiera, il Centro Storico e i Palazzi signorili.

PIANO DELLA VALORIZZAZIONE:
1) Valorizzare i tratti della civiltà e della cultura longobarda nell’ambito della   Rete (Italia ed Europa)
2) Riordinare la segnaletica pubblicitaria, le insegne e i pannelli informativi         viari.
3) Pubblicazioni.
4) Depliant.
5) Guide per le visite.

PIANO DELLA PROMOZIONE CULTURALE
1) Formazione: dalle Scuole primarie all’Università.
        2) Informazione: dalla predisposizione di adeguate documentazioni allo studio e realizzazione di soluzioni tecnologiche avanzate per potenziare la comunicazione. A tale proposito deve essere coinvolto il mondo della Scuola.
        3) Formazione del corpo insegnante con la programmazione di corsi di aggiornamento su temi specifici legati al Santuario di San Michele in relazione alla cultura longobarda e al patrimonio di Monte Sant’Angelo e del suo territorio.
4) Eventi: Mostre, Convegni, Seminari.
5) Centro visita al Castello.
6) Protocollo d’intesa con i Comuni Pugliesi UNESCO (Alberobello-Castel del   Monte) d’intesa con la Regione Puglia (Itinerario Culturale Pugliese).
7) Visita ai luoghi della Rete.
8) Itinerario della Cultura (Itinerari delle Chiese- Monasteri- Musei-      Biblioteche).
9) Istituire bandi di concorso da parte del mondo dell’Università per tesi di laurea e di dottorando con riferimento ai temi legati ai beni del Sito e del suo territorio legati alla cultura longobarda.
10) Realizzare iniziative editoriali di promozione e di sensibilizzazione per quanto riguarda il patrimonio culturale e territoriale, affidando il tutto  ai Siti Web esistenti  a livello locale e regionale, con il diretto collegamento al Sito  “Italia Langobardorum”.

PIANO DI SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO
LIVELLO LOCALE
1) Potenziare lo sviluppo turistico-religioso, riqualificando e implementando le strutture e i servizi di ospitalità, nonché la riqualificazione delle tradizioni.
2) Valorizzazione delle produzioni qualitative e tipiche dei territori.
3) Riqualificazione dei servizi.
4) Formazione di nuova imprenditorialità e nuove imprese dedicate.
5) Rilancio qualitativo del sistema dell’ospitalità e dei servizi sui luoghi della Città.
6) Potenziare le infrastrutture  riguardante l’accessibilità al patrimonio.
7) Potenziare il sistema produttivo urbano attraverso la creazione di aree destinate ad attività produttive artigianali in zona periurbane ed implementazione e rilancio attività produttive e nuova imprenditoria.
8) Riqualificazione e rilancio delle risorse endogene del territorio, specie per quanto riguardano le tradizioni agroalimentari e loro utilizzo per il rilancio economico di produzioni innovative di qualità.

LIVELLO INTEGRATO DI RETE
-   Mettere a frutto le potenzialità emerse dalle analisi socio-economiche.
-   Individuare le possibili sinergie.
-   Tradurre potenzialità e sinergie in attività sostenibili di gestire in rete.
-   Contraddistinguere con specifico marchio-ombrello declinato su basi territoriali - e relativo regolamento - prodotti e servizi di qualità tipici e tradizionali.
-   Interscambio di produzioni tipiche di qualità della Rete.
-   Organizzazione di events-market.
-   Attività di riqualificazione e formazione delle Risorse umane per elevare il livello qualitativo dei Territori.
-   Promozione di attività economiche innovative.
-   Adozione di una card bancario-assicurativa dedicata a servizi ed acquisti di Rete.
-   Creazione di un Percorso dell’Angelo con estensione ad altri percorsi italiani ed europei (Via Francigena e il Cammino di Santiago) di matrice longobarda (“Rete estesa Italia” e “Corridoio geoculturale europeo”).
-   Istituzione di una specifica struttura di coordinamento e gestione.
-   Costruzione dell’immagine coordinata e di strumenti di Rete.
-   Implementazione delle Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione (TIC) di Rete.
-   Offerta di servizi reali in rete (pacchetti turistici, servizi on-line, e-commerce di produzioni agroalimentari, enogastronomiche, editoriali, videoconferenze, banche-dati, ecc.). 

Il perseguimento di questi obiettivi del Piano di gestione sarà sollecitato da un apposito Ufficio Comunale di Coordinamento, che curerà anche i rapporti con tutte le istituzioni: UNESCO, MINISTERO BENI CULTURALI, REGIONE, SITI DELLA RETE, ENTI LOCALI, UNIVERSITA’, ASSOCIAZIONI.

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